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LEZIONE TRENTASETTESIMA

TEORIA

 

Sintesi:


1. CONCORDANZA DELL'ATTRIBUTO E DELL'APPOSIZIONE

1.1 L'attributo

L'attributo (da attribuo = attribuire, dare) è stato trattato fin dalle prime lezioni (vedi lezione 3ª della morfologia) del nostro corso di latino, e pertanto l'allievo conosce già le sue caratteristiche. Qui sinteticamente riprendiamo i concetti fondamentali, per esigenze didattiche, dicendo che ogni aggettivo, o qualunque termine abbia valore di aggettivo (i participi sono tra questi) assume la funzione di attributo nella frase, concordato completamente con il nome cui si riferisce, in genere, numero e caso.

Un breve testo latino sarà utile come riferimento per le nostre osservazioni.

L'ELOQUENZA ROMANA NEL II SECOLO A. C.
Praeteritis temporibus, cum Ti. et C. Gracchus civilibus dissensionibus rem publicam laniabant, complures oratores fluoruerunt. Dicunt P. Lentulum satis fuisse eloquentem. Iisdem temporibus L. Philo perbene latine loquebatur littteratiusque quam ceteri; P. Scaevola valde prudenter et acute loquebatur; paulo etiam copiosius nec minus prudenter M. Aquilius. Appi Claudi oratio paulo fervidior erat. Fulvius Flaccus et C. Cato, Africani sororis filius, minus probati oratores fuerunt: Flacci autem aemulus P. Decius fuit, sed et vita et oratione etiam turbulentior. Sunt etiam C. Curio, M. Scaurus, P. Rutilius, sed nemo summi oratoris habuit laudem. In iis non omnino ingenium, sed oratorium ingenium non fuit. Minima fuit igitur vis oratoria.
(da Cicerone) 

Nel brano abbiamo evidenziato tutti gli attributi, raccogliendoli insieme ai nomi con i quali sono concordati in modo completo, cioè in genere, numero e caso.

praeteritis temporibus        abl. pl.          da    praeteritus, -a, -um+ tempus, -oris n.

civilibus dissensionibus      abl. pl.          da   civilis, -e + dissensio, -onis f.

rem publicam                     acc. sing.      da   publicus, -a, -um + res, rei f.

complures oratores            nom. pl.        da   complures, -ium + orator, -ris m.

iisdem temporibus               abl. pl.         da   idem, eadem, ide + tempus, -oris n.

summi oratoris                    gen. sing.    da    summus, -a, -um + orator, -ris m.

oratorium ingenium           nom. sing.    da    oratorius, -a, -um + ingenium, -ii n.

vis oratoria                        nom. sing.     da   oratorius, -a, -um + vis, roboris f.

Questi esempi dimostrano sufficientemente che qualunque aggettivo può svolgere la funzione diattributo, concordato con nomi di genere, numero e caso diverso. E' da notare che gli attributi incontrati sono riferiti e accordati ciascuno ad un nome soltanto, con uno stretto rapporto logico e grammaticale. Quando invece sono riferiti a più sostantivi di genere diverso, la concordanza si effettua con il nome più vicino, oppure si ripete lo stesso attributo per ciascun nome.
    

Amo et semper amavi ingenium, studia, mores tuos. (Cic.)  Io amo ed ho sempre amato il talento, gli interessi, le tue abitudini. 
Prorsus multae facetiae multusque lepos inerat Semproniae. (Sall.)  In poche parole, in Sempronia c'era molto spirito e molta finezza. 


 1.2 L'apposizione

L'apposizione (da adpono = avvicino, pongo vicino) è un sostantivo posto vicino ad un altro, allo scopo di dargli una maggiore qualificazione. Di conseguenza, essendo un sostantivo, fornito di un genere ed un numero tutto proprio, concorda generalmente soltanto nel caso; eccezionalmente l'apposizione può concordare anche nel genere e nel numero, se si tratta di un nome mobile.

 

M. Marcellus Syracusas, urbem ornatissimam, cepit. (Cic.) 

M. Marcello conquistò Siracusa, città molto raffinata. 
Hannibal Saguntum, foederatam civitatem, vi expugnavit. (Nep.)  Annibale prese con la forza Sagunto, città federata. 


 

1.3 Posizione dell'apposizione

Al contrario dell'italiano, in latino le apposizioni appellative, che definiscono un nome, seguono il nome proprio, per cui si ha:

Cicero orator = l'oratore Cicerone, Dionysius tyrannus = il tiranno Dionisio, Vergilius poëta = il poeta Virgilio, Temistocles imperator = il capo supremo Temistocle, ecc.

Però esistono anche le forme: provincia Asia = la provincia d'Asia  urbs Roma = la città di Roma, insula Sardinia = l'isola di Sardegna, imperator Traianus = l'imperatore Traiano, ecc.

 

2. FUNZIONE ATTRIBUTIVA E FUNZIONE PREDICATIVA

Premessa

Funzione e funzione dell'aggettivo si possono facilmente comprendere con alcuni semplici esempi.

Analizziamo le frasi:

                 

l'alto monte = altus mons               il monte era alto = mons altus erat

la famosa isola = clara insula         l'isola è famosa = insula clara est

l'inutile guerra = bellum inutile      ritengo la guerra inutile = puto bellum inutile

Aggettivi in funzione attributiva sono tutti quegli aggettivi che accompagnano direttamente un nome, di cui esprimono una qualità.

Aggettivi in funzione predicativa, sono aggettivi legati ad un sostantivo mediante un verbo, per chiarire (= predicare) alcuni particolari aspetti. Tipico è il caso del verbo essere usato in funzione di "copula", che unisce il predicato nominale al soggetto, o uno dei cosidetti verbi copulativi, che hanno la medesima funzione (sembrare, essere giudicato, essere eletto, nascere, ecc.).

Parecchi di questi verbi, in forma attiva hanno la caratteristica di introdurre degli aggettivi con funzione predicativa.

2.1 Aggettivi in funzione attributiva

Per quanto riguarda la funzione attributiva, bisogna dire che in latino essa presenta un uso molto più esteso rispetto all' italiano. Infatti l'aggettivo sostituisce espressioni con sostantivi soprattutto quando si vogliono indicare:

a) località di interesse storico o geografico

bellum Pharsalicum              la guerra di Farsalo

clades Alliensis                     la sconfitta dell'Allia (presso il fiume Allia)

vinum Tarentinum                il vino di Taranto

b) origine o nascita

Dionysius Syracusanus        Dionigi di Siracusa

Hannibal Carthaginiensis   Annibale di Cartagine

iuventus Romana                  i giovani di Roma

c) rapporti di ostilità, guerra,amicizia, alleanza

bellum Mithridaticum         la guerra contro Mitridate

bellum Saguntinum             la guerra contro Sagunto

foedus Cassianum                il patto di Cassio

pax Augustea                        la pace di Augusto

d) la materia di cui è fatta un oggetto

vasa fictilia                          vasi di coccio

poculum argenteum           una tazza d'argento

lacunar ligneum                 un soffitto di legno

statua marmorea                la statua di marmo

Balbus agrum Campanum plebi divisit.(Sve.)

Balbo divise il teriitorio della Campania fra la plebe. 
Leontinus Gorgias, Thrasymacus Chalcedonius, Protagoras Abderites in magno honore fuit. (Cic.) Gorgia da Leontini, Trasimaco di Calcedonia, Protagora di Abdera furono in grande onore. 

2.2 Aggettivi in funzione predicativa

L'aggettivo, come pure il participio con valore di aggettivo, concordano grammaticalmente con il nome al quale si riferiscono, come un comune attributo.
     

Pyrrhus, cum Argos oppidum oppugnaret, lapide ictus interiit. (Nep.)  Pirro, mentre assediava Argo, morì colpito da una pietra. 
Socrates primus philosophiam devocavit e caelo et in domus etiam introduxit. (Cic.)  Socrate per primo fece scendere la filosofia dal cielo e la fece entrare anche nelle case. 

2.3 Sostantivi in funzione predicativa

Insieme agli aggettivi vi sono anche i sostantivi, che in particolari costrutti svolgono la funzione predicativa. Basti pensare agli aggettivi sostantivati, come senex = il vecchio, iuvenis = il giovane, pauper = il povero, dives = il ricco, ecc., che concordano con il nome cui si riferiscono conforme all'apposizione, e come gli aggettivi possono riferirsi a qualunque elemento della proposizione, soggetto o complemento. Molto spesso i sostantivi predicativi in italiano sono introdotti dalle espressioni "come, da, in qualità di, per, ecc.", che non vengono indicate in latino.Solo in casi particolari, quando cioè si voglia dare al sostantivo un valore di comparativo, in latino si fa precedere l'apposizione da at, velut, tamquam.
     

Defendi rem publicam adulescens, non deseram senex. (Cic.)

Dictator contra Veientanos missus est Furius Camillus. (Eutr.) 

Ho difeso lo Stato da giovane, non l'abbandonerò da vecchio.

Furio Camillo fu mandato in qualità di Dittatore contro i Veienti.

 


 

  vittorio_todisco@tin.it