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TEORIA
In latino il verbo può essere transitivo ed intransitivo, come in italiano. Non esiste invece il riflessivo in senso stretto, cioè come un genere di verbo a sè stante..
1) Transitivo è quel verbo che esprime un'azione, la quale passa (= transita) dal soggetto al complemento diretto, generalmente il complemento oggetto, necessario per il completamento della frase.
Oppidani universi in proximas silvas se abdiderunt
I cittadini si nascosero tutti nei boschi vicini
abdiderunt (da = abdo, -ere) è transitivo, seguito dal compl. oggetto.
2) Intransitivo è quel verbo che esprime un'azione che rimane sul soggetto, senza la necessità del complemento. Infatti dopo un verbo intransitivo si possono trovare solo complementi indiretti, mai un complemento oggetto.
Gladiatores pugnabant ï ï in circo cum hominibus atque feris. (Eutr.)
I gladiatori combattevano nel circo con gli uomini e con le bestie feroci
Pugnabant (da = pugno, -are) è intransitivo, seguito da vari complementi indiretti, (in circo, cum hominibus, ecc.) non del tutto necessari per il senso della frase.
2. PARTICOLARITÀ DEI VERBI TRANSITIVI
Bisogna tenere presenti numerosi verbi transitivi, che in pratica possono comportarsi come intransitivi, non essendo accompagnati dal complemento oggetto; il verbo, in questo caso, si dice che assume un senso assoluto, cioè un significato intrinseco, per cui non c'è la necessità del complemento.
Odi et amo. (Catullo) | Odio ed amo. | |
Amat haec mulier. (Plauto) | Questa donna è innamorata. |
Il valore assoluto di certi verbi transitivi possiamo ritrovarlo in certe espressioni ellittiche, tipiche del gergo militare:
appellere (sott. navem) approdareconscendere (sott. navem) imbarcarsi
ducere, educere (sott. exercitum) uscire in battaglia, marciare
merere (sott. stipendium) fare il servizio militare
movere (sott. castra) levare le tende
solvere (sott. navem, ancoram) salpare
obire (sott. mortem) morire
tenere (sott. cursum) dirigersi, veleggiare
Vexata classis Carales tenuit.
(Liv.) |
La flotta mal ridotta si diresse verso Cagliari. | |
C. Curio adpellit ad eum locum, qui appellatur Anquillaria. (Ces.) | C. Curione approda in quella località chiamata Anquillaria. |
Alcuni verbi possono essere sia transitivi, sia intransitivi, ma cambiando anche il significato, secondo l .'uso. Citiamo i più comuni:
Transitivo | Intransitivo | |
appetere | desiderare, assalire | avvicinarsi |
concedere | concedere | ritirarsi, allontanarsi |
consulere | consultare | provvedere |
differre | rimandare | distinguersi, essere differente |
manere | attendere | rimanere |
maturare | accelerare | affrettarsi |
morari | trattenere | trattenersi, indugiare |
properare | accelerare | affrettarsi |
Egomet convivas moror. (Ter.) | Io sto trattenendo i convitati. | |
Hannibal apud Romam moratus est. (Eutr.) | Annibale si trattenne nelle vicinanze di Roma. |
2.1 Verbi transitivi attivi in italiano e in latino, intransitivi al passivo
Alcuni verbi transitivi latini, non molti in verità, hanno un comportamento apparentemente particolare, per cui assumono:
Infatti se prendiamo in considerazione il verbo uro = bruciare, possiamo dire:
Forma Attiva
Agricolae herbam (c. oggetto) urunt = i contadini bruciano l .'erba (uro, is, ussi, ustum, -ere
Forma Passiva
Herba (c. oggetto) uritur = l'erba brucia, va in fiamme
Nellaforma passiva il verbo si comporta come un intransitivo, di senso assoluto.
Alla stessa famiglia appartengono i verbi:
TRANSITIVI
|
INTRANSITIVI
|
augeo minuo muto sano uro |
aumento (accresco) diminuisco (rendo minore) cambio (rendo diverso) guarisco (rendo sano) brucio (do alle fiamme) |
augeor minuor mutor sanor uror |
aumento (cresco) diminuisco (divento minore) cambio (divento diverso) guarisco (divento sano) brucio (vado in fiamme) |
Clamores dissonos nemora ripercussaeque valles augebant. (Liv.) | I boschi e le vallate aumentavano (accrescevano ) le grida assordanti. | |
Rerum principia suis progressionibus augentur. (Cic.) | I primi elementi delle cose aumentano (crescono) con progressi appropriati. |
NOTA BENE |
Questi verbi diventano intransitivi al passivo, ma se noi sottintendiamo il complemento (d .agente o di causa efficiente) si presentano come normali transitivi.
Quindi, per evitare errori, lo studente consulti sempre con attenzione il dizionario, perché questi verbi con doppio uso, transitivo e intransitivo, portano anche un duplice significato. Se ne tenga conto nella lettura dei testi latini.
3. LA FORMA (O DIATESI) PASSIVA
In latino, come in italiano, esistono soltanto due forme (o diatesi) del verbo: la forma attiva e la passiva.
1) Si ha la forma attiva quando è lo stesso soggetto che compie l'azione.
Caesar laudat milites = Cesare loda i soldati
Agricolae vivunt ruri = Gli agricoltori vivono in campagna
Hanno la forma attiva sia i verbi transitivi (laudat ) che intransitivi (vivunt ).
2) Si ha la forma passiva quando il soggetto patisce, cioè subisce l .azione.
Milites a Caesare laudantur = I soldati sono lodati da Cesare
La forma passiva è propria dei verbi transitivi, mentre gli intransitivi possono avere soltanto la forma attiva.. Come è già noto allo studente, eccezionalmente i verbi intransitivi possono assumere le desinenze del passivo soltanto nei costrutti impersonali, e principalmente con il si indeterminato (Vedi Morfologia, lezione 32ª ).
Pugnatum est utrique acriter. (Ces.) | Si combattè accanitamente da una parte e dall .altra. | |
Ad philosophiam confugiendum est. (Sen.) | Bisogna cercare rifugio nella filosofia. | |
Mox ad arma concurritur. ( Eutr.) | Immediatamente si corre alle armi. |
NOTA BENE |
1) La costruzione impersonale passiva è tipica di tutti quei verbi che sono intransitivi in latino, compreso quelli che corrispondono a transitivi in italiano: invideo, plaudo, consulo, ecc., da cui le forme invidetur, plauditur, consulitur, ecc.
2) Alcuni verbi hanno forma attiva, ma significato passivo, come fio (= sono fatto, divento), passivo di facio; pereo (= vado in rovina), passivo di perdo; veneo (= sono venduto), passivo di vendo.
Il folto gruppo rappresentato dai verbi deponenti, sappiamo che hanno significato attivo. Si dicono "deponenti" perché hanno deposto le desinenze della forma attiva, cadute nella fase arcaica della lingua, conservando il significato attivo.
Tutti i deponenti, sia transitivi che intransitivi, sono suddivisi in quattro coniugazioni complete, le cui uscite sono identiche a quelle dei verbi passivi.
Loquor da loqui, dep. intransitivo
Da sottolineare che in latino esistono alcune forme sopravvissute di significato mediale, cioè forme intermedie fra attivo e passivo. Tra queste citiamo feror (= mi sposto, vado), induor (= mi vesto, indosso), lavor (= mi lavo), moveor ( = mi muovo), vehor (= mi lascio trasportare, vado), ecc.
4.1 Il passivo con i verbi deponenti
Si ricordi che i verbi deponenti non possono essere usati al passivo, per cui esistono almeno 3 soluzioni equivalenti:
- ci si rivolge ad un sinonimo attivo,- si trasforma la frase dal passivo in attivo,
- si ricorre ad una perifrasi con il verbo afficior.
Es.
Io sono esortato dagli amici |
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Fra i sinonimi di verbi deponenti indichiamo alcuni fra i più noti.
- sono esortato admoneor, moneor, sinonimi di hortor- sono assalito oppetor, oppugnor, sinonimi di aggredior
- sono usato adhibeor, sinonimo di utor
- sono saccheggiato diripior, sinonimo di populor
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Si evitino i tranelli costituiti dai participi passati dei verbi deponenti, che normalmente traggono in inganno i più sprovveduti: hortatus (= che ha esortato) NON che è stato esortato!, blanditus (= che ha accarezzato) NON che è stato accarezzato!, largitus (= che ha donato) NON che è stato donato!), ecc.
5. IL PASSIVO CON I VERBI SERVILI
Verbi servili sono quelli che non hanno un significato compiuto, per cui non si reggono da soli. Di solito accompagnano un infinito, al quale attribuiscono un significato di potere, (= possum), dovere (= debeo ), volere (= volo), non volere (= nolo), preferire (= malo), non potere , (=nequeo), cominciare (= incipio), sono solito (= soleo), desiderare (= cupio),ecc.
I verbi servili non possono assumere la forma passiva, per cui è l .infinito del verbo principale che diventa passivo. In italiano il passivo con il verbo servile è espresso dal si passivante, che lo precede.
Nec lex ferri nec ire in Capitolium consul poterat. (Liv.) | Nè si poteva imporre la legge, nè il console andare in Campidoglio. | |
Aliorum laudi atque gloriae maxime invideri solet. ( Cic.) | Si è soliti provare invidia specialmente per la fama e la gloria degli altri. |
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1) Fanno eccezione alla regola generale dei verbi servili, i perfetti di due verbi: coepi, coeptum, coepisse (difettivo, integrato da incipio ) = ho cominciato, e desii, desitum, desiisse = io ho cessato.
Infatti, pur essendo servili, possono assumere la forma passiva se accompagnano un infinito passivo di forma e di significato.
Urbs coepta est oppugnari.(Liv.)
oppugnari. = infinito passivo come forma e come significato |
Si cominciò ad espugnare la città (= la città cominciò ad essere espugnata ) |
2) Gli stessi verbi, coepi e desii, seguiti da un infinito passivo impersonale, assumono anch .essi la forma impersonale: coeptum est ( = si cominciò), coeptum erat ( = si era cominciato), desitum est ( = si cessò), desitum erat (= si era cessato), ecc.
Desitum est bellari. ( Liv.) | Si cessò di guerreggiare. | |
Mihi persuaderi non potest. ( Cic.) | Io non posso essere persuaso. |
I verbi riflessivi italiani non hanno i corrispondenti riflessivi latini. Per rendere un riflessivo si può usare:
1) un verbo attivo o deponente, che abbia valore riflessivo, senza la presenza di pronomi personali, come advento, appropinquo = mi avvicino, maturo, propero, festino = mi affretto, nitor = mi sforzo, moror = mi trattengo, ulciscor = mi vendico, ecc.
Nutrix animadvertit puerum dormientem circumplicatum serpentis amplexu. (Cic.) | La nutrice si accorse che il fanciullo addormentato era avvolto dalle spire di un serpente. |
2) un verbo attivo accompagnato dai pronomi me, te, se, nos, vos, oppure si ricorre ad un verbo passivo:
Aër movetur nobiscum. (Cic.) | L .aria si muove con noi. | |
Delectamur cum scribimus. (Cic.) | Ci divertiamo quando scriviamo |